Inizia un nuovo anno, e sarà per me l’anno della svolta,fino a oggi lo avevo sentito dire da qualche amico, ma adesso è toccato a me.
Dopo tanti anni di lavoro in un mondo completamente diverso, mi ritrovo oggi a realizzare il mio sogno, lavorare e vivere ogni giorno insieme alle mie piante, mi sono quasi trovato per caso a poter iniziare questa attività e di colpo ho rivissuto tutti gli anni passati (25) con il bonsai da semplice appassionato.
Ho ripercorso mentalmente la mia strada insieme al bonsai,partendo dal vero inizio di questa mia passione, a quella visita all’Euroflora di Genova del 1986 e il ritorno a casa con quella piccola pianta di Azalea, non sapevo che negli anni mi avrebbe cambiato la vita, da li sono partito piano piano, ma con una passione sempre in aumento che mi faceva leggere tutto quello che parlava di bonsai e mi portava in giro alla ricerca di qualsiasi luogo purché mi parlasse di queste piante speciali.
Rivedo i primi anni vissuti con gli amici del club di Firenze (un pensiero speciale per Paola) e con il trascorrere del tempo insieme non riuscivo a capire perché non tutti la pensavano come me! Oggi a distanza di tanti anni posso finalmente dire che ero io quello che non capiva la diversità che ognuno di noi ha nel guardare la stessa pianta e vivere la stessa passione! Rivedo e ringrazio il Bonsai per avermi dato la possibilità di conoscere tante persone, e se con molti di loro ho rapporti diluiti nel tempo, sono amici per sempre.
Ringrazio il Bonsai per avermi fatto conoscere tutti quei maestri molto più esperti di me che hanno tentato (senza riuscirci) d’insegnarmi qualcosa.
Ringrazio il bonsai perché mi ha permesso d’imparare ad amare la natura e la montagna, infine ringrazio il Bonsai con una speranza: che mi faccia vivere non posso sapere quanto tempo, ma nel modo che ogni bonsaista sogna
Grazie, buon Bonsai a me e a tutte le persone che mi conoscono.
Luigi Daddi